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Presentato in Campidoglio, a Roma, il progetto "Sacrificium", dello scultore Nino Ucchino, una scultura in ricordo dei medici, degli infermieri e degli operatori della sanità vittime del covid 
   
E' stato presentato questa mattina il Campidoglio il progetto 'Sacrificium'. L'opera scultorea completamente in acciaio verrà realizzata dal maestro Nino Ucchino in ricordo dei medici, degli infermieri e degli operatori della sanità che nello svolgimento del loro lavoro hanno perso la vita a causa della pandemia . Il progetto è curato dall'arch. Luciana Vasile Presidente dell’associazione 'Ho una Casa - Onlus' e verrà realizzato con fondi privati. L'opera verrà quindi consegnata al comune di Roma per essere quindi collocata in un luogo simbolo della lotta all'epidemia da Covid-19. Intervenendo nel corso della presentazione, il Presidente della commissione Giubileo Dario Nanni ha sottolineato: " l'importanza e l'alto valore simbolico che sia proprio la capitale ad ospitare l'opera per ricordare il sacrificio di tante lavoratrici e lavoratori della sanità caduti in prima linea nella battaglia contro il Covid-19. L'arch. Vasile in rappresentanza dell'Onlus 'Ho una Casa' ha ricordato "lo spirito di sacrificio che ha contraddistinto in questi anni difficili i camici bianchi e tanti di loro che hanno perso la vita nello svolgimento della professione e nell'interesse della collettività." L'artista Nino Ucchino, che realizza le sue opere nel laboratorio di Savoca in Sicilia, ha illustrato l'idea che contraddistingue l'opera. "Il progetto si ispira alla crocefissione del Masaccio ospitata nel museo di Capodimonte a Napoli. Nel dipinto che mi ha ispirato - ha commentato Ucchino- la figura di Maria Maddalena è inginocchiata ai piedi della croce e di spalle e trasmette una grande disperazione con il gesto delle braccia aperte coperte da un mantello che sembrano voler coprire e proteggere quasi a toccare il Cristo che sta salendo al Padre. Ho immaginato un grande mantello avvolgente a protezione di quei martiri caduti per l'umanità e che in questo modo vogliamo ricordare" Le opere in acciaio del Maestro Ucchino sono visibili sul lungomare di S. Teresa di Riva a Messina, a Lipari, a Patti, a santa Margherita del Belice, a Taormina a Cassino e al Museo di Villa Astaldi.  
 
  Dell'opera ha scritto lo storico e critico d’arte Claudio Strinati, studioso del Caravaggio e che, oltre ad altri incarichi, è stato per 10aa. dal 1991 al 2009 Soprintendente per il Polo Museale Romano:    "Quello che mi piace venga ricordato è, prima di tutto, la meravigliosa fonte di ispirazione dell'opera di Ucchino e cioè la Crocifissione di Masaccio, conservata a Napoli Capodimonte, dove la celeberrima figura della Maddalena esprime quel senso universale di dolore e, insieme, di contrasto al dolore che il lavoro di Ucchino ben raffigura. La trasformazione dell' immagine quattrocentesca in un sorta di emblema universale dall'aspetto insieme pauroso e rasserenante, disturbato e disturbante, ma poi risolto in una sorta di grandiosa catarsi, è un principio artistico che è sempre alla base del lavoro di Ucchino. In questa circostanza mi sembra rifulga come non mai e giustifichi appieno la realizzazione di un' opera destinata a restare ben oltre la circostanza che l'ha generata, come grande e inquieto monito a ricordo di chi non ha esitato a sacrificare la propria stessa esistenza per il bene comune. Bellissimo e imperituro insegnamento per ognuno di noi ed è commovente pensare che provenga da un grande artista peraltro giunto nella fase della sua più alta maturità".
 
Promotrice dell'iniziativa è la Onlus HO UNA CASA, nella persona del suo Presidente arch. Luciana Vasile.   La donazione alla CITTA’ DI ROMA comprende l’intera realizzazione e installazione dell’opera scultorea SACRIFICIUM del Maestro Nino Ucchino dedicata ai camici bianchi e al personale sanitario caduti in prima linea nella battaglia contro il Covid-19 completa di progetto, calcoli strutturali, elaborati grafici. Il valore del prodotto artistico si aggira intorno agli € 80.000.     
Sul basamento di cm.110x110x150 ci sarà inciso il testo di una poesia del poeta e medico Antonio Spagnuolo: 
Improvvise vertigini al contagio
che distrugge di nuovo le illusioni,
e mani giunte al sussurro degli eroi
che rincorrono i bagliori di leggenda.
Nel riflesso della luce eterna
il sacrificio di chi dona premure.  
 
 
 
 
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